lunedì 21 luglio 2014

Orecchiette alle cime di rapa

Bentornate amiche e amici in padella.
Come promesso sono tornata per deliziarvi con nuove prelibatezze del nostro stivale.
Vi stavate chiedendo dove fossi finita? Ebbene…Sono appena arrivata nella splendida Puglia!
Una terra ricca di tradizioni e incantevoli scorci, tanto da vantare il maggiore sviluppo costiero tra tutte le regioni d’Italia, con tratti rocciosi che si alternano a lunghi sabbiosi litorali gremiti di gente che (un po’ come me) arriva da ogni dove, tutto l’anno. In passato la sua particolare posizione di ponte naturale per l’Oriente la rese di importanza strategica per qualsivoglia tipologia di commercio e ancora oggi la sua peculiarità è proprio quella di essere il confine naturale tra un occidente ed un oriente culturalmente differenti, ma entrambi importanti.
Nonostante la sua omogeneità paesaggistica costituita prevalentemente da pianure e colline, al suo interno questa interessante regione ospita tante realtà differenti, tutte da conoscere e scoprire.
Per non parlare delle sue bellezze architettoniche, della sua gente e del tipico calore del sud che si respira ovunque.
Insomma…Non potevo non portarvici! La sua tradizione culinaria si basa su tre prodotti agricoli principali, ovvero grano, olio e vino, oltre ad esser rinomata per la produzione del pane e di paste alimentari di fattura casalinga con cui si è ritagliata un posto speciale sulle tavole di tutta Italia.
Chi non conosce le orecchiette, i calzoni, le focacce ed i panzerotti pugliesi?
E sono proprio le deliziose orecchiette quelle con cui voglio arricchire il mio ricettario…Grazie all’aiuto di mamma Lucrezia, oggi le prepareremo nella loro ricetta tipica, ovvero con le cime di rapa.
Sono molto semplici e veloci da preparare, ma non per questo meno allettanti da gustare e condividere!
Ma passiamo subito a elencare ciò che ci serve per cucinare questa delizia. Fate sempre molta attenzione ai vostri ingredienti: selezionate solo prodotti di buona qualità, così non avremo spiacevoli sorprese ed i nostri piatti avranno una marcia in più!

Ingredienti:
- orecchiette
- 1 mazzo di cime di rapa fresche
- 1 spicchio di aglio
- 2 spicchi di peperoncino
- 6 filetti di acciughe sotto olio
- olio d’oliva

Ricetta: le fasi
Lucrezia mi spiegava che per questo primo piatto è molto importante che le cime di rapa siano fresche, ben sode e soprattutto non fiorite, quindi fate bene attenzione e selezionatele con cura.
Altro importante dettaglio da non trascurare è la qualità delle nostre orecchiette. Se sapete farle in casa ovviamente il procedimento sarà un po’ più lungo. Se così non fosse, premuratevi di acquistarne una buona marca che le produca, perché tutto dipende dal buon sapore e dalla fattura di questo preziosissimo ingrediente protagonista della nostra ricetta.
Io, ad esempio, uso le Orecchiette di Benedetto Cavalieri, per esser sicura di non sbagliare ed avere un prodotto sicuro e gustoso. Mettete sul fuoco una pentola abbastanza grande (perché dovrà contenere sia la pasta che le cime di rapa), riempitela d’acqua e portate a bollore. Nel frattempo lavate e mondate con cura le rape, selezionando le cime (se vi sono cime un po’ grandi, dividetele con un coltello). Lavate anche le acciughe e deliscatele con cura (potete aiutarvi con le dita…O pensavate che non vi avrei fatto sporcare le mani questa volta?!). Appena l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, tuffateci dentro orecchiette e cime contemporaneamente e salate a vostro gusto e piacere.
Mentre la pasta e le cime si insaporiscono cuocendo insieme, mettete sul fuoco una larga padella dove farete soffriggere l’aglio con un filo d’olio. Quando comincerà a dorarsi per bene, andranno aggiunte le acciughe che dovranno sciogliersi quasi completamente nell’olio bollente aiutandovi con un mestolo di legno ed il peperoncino. Appena le orecchiette avranno raggiunto la giusta cottura, trasferite sia la pasta che la verdura nella padella (aiutatevi con un mestolo bucherellato).
Fate saltare in padella a fiamma vivace per alcuni minuti, così che tutti gli ingredienti ed i sapori si miscelino a puntino. E infine…Servite in tavola!

Lucrezia mi spiegava che pur essendo una ricetta molto semplice, con il passare del tempo più varianti della stessa sono nate e si sono diffuse. Una sua amica, per esempio, usa il peperoncino macinato dolce al posto del piccante, e così via.
Io, come sempre, sono pronta ai vostri consigli e alle chicche che vorrete suggerirmi per scoprire nuovi sapori o arricchire di curiosità e varianti le nostre ricette, quindi, non esitate a farmi sapere se anche voi amate questo piatto e se i suggerimenti di Lucrezia hanno solleticato il vostro palato come hanno fatto col mio.
A presto, la vostra mamma Italia.

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