Buongiorno
amiche e mamme in padella!
Oggi
mi trovo a Bergamo, ospite dalla mia cara amica Anna che mi ha già fatto fare
un bel giretto e mostrato le bellezze architettoniche e naturalistiche. Per chi
non lo sapesse, infatti, Bergamo si divide in due parti distinte: la “città
alta” e la “città bassa”. La prima (oltre all’ovvia altitudine maggiore) è tra
le poche città italiane il cui centro storico è ancora cinto da mura e il cui
aspetto si è conservato nel corso dei secoli, mentre lo stile che si può
ammirare in tutta la sua bellezza è quello medievale; inoltre qui possiamo
trovare il Parco dei Colli di Bergamo, area protetta a livello regionale; dalla
città alta è possibile raggiungere la città bassa in più modi: automobile,
“scorlazzini” (ovvero scalinate dislocate in più punti) e anche la funicolare,
mezzo scelto da me e Anna e dal quale ho potuto ammirare la splendida veduta
sulla pianura, davvero mozzafiato!
La
città bassa, invece, nacque successivamente alla parte alta, con la creazione
di borghi che si svilupparono in corrispondenza delle maggiori vie di
comunicazione che collegavano i colli alla zona pianeggiante, e nonostante
questi siano stati oggetto di più recenti opere di urbanizzazione, mantengono
tutt’oggi la loro antichità e le originali fattezze.
Ebbene
mie care amiche tenetevi forte, perché anche la cucina tradizionale di queste
zone è variegata e vanta mille e più prelibatezze. Infatti, se dovessi
elencarvele tutte dovrei monopolizzare le vostre giornate…Partendo dai “casoncelli”,
alle infinite varianti di squisiti formaggi delle valli bergamasche, tutti dal
sapore unico e particolare.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitO8FsHQ5e-oB2rhkfg1ktQ4KBXyA4HCFiKo5i2oonbY9WcVrRCr7K4jcin6Ad5lVGwMyGyE0KdHLGlIC6LeS-UZMCJ-pmZ0oF_G7LFfoqTfuMZf6kzqZ3_IsdDHyWKUg7S5QbBYAtq38s/s1600/465028221.jpg)
Tuttavia,
definirla solo un “piatto tipico” sarebbe banale, nonché riduttivo: la polenta
in queste zone è una vera e propria filosofia di vita, il cosiddetto “pane dei
poveri” (perché usata per sfamare contadini e montanari e spesso unico loro
sostegno alimentare), che per lunghi anni e infinite generazioni ha scatenato
la fantasia delle nonne di tutti.
Le
varianti della polenta, come già immaginerete, sono davvero tante: “taragna”,
bianca, gialla; stessa cosa vale per gli alimenti usati per accompagnarla:
formaggi, selvaggina, funghi e chi più ne ha più ne metta! Ce n’è davvero per
tutti i gusti.
Io e
Anna abbiamo deciso di arricchire il mio golosissimo ricettario con la ricetta
della polenta e funghi, piatto ricco
di sapore e adatto al palato di grandi e piccini.
Forza
allora, scopriamo subito gli ingredienti che vi permetteranno di deliziare il
palato!
Ingredienti
Per
la polenta:
- Farina
di mais per polenta
- Acqua
- Sale
grosso
- Olio
extravergine d'oliva
Per
i funghi:
- 500
g di funghi porcini
- parmigiano
reggiano grattuggiato
- 2
spicchi d'aglio
- prezzemolo
q.b.
Ricetta: le fasi
Innanzitutto
Anna mi spiegava che particolare attenzione va prestata alle dosi di acqua e
farina da miscelare, perché tutto dipende dal risultato finale che si vorrà
ottenere: se si preferisce una polenta soda le proporzioni da seguire sono di 1
lt. di acqua per ogni 300 grammi di farina; se la si preferisce media occorrerà
meno farina e quindi 250 grammi; infine per una polenta più tenera basteranno
200 grammi di farina.
Il
sale, invece, deve essere nella proporzione di 12 grammi per ogni litro di
acqua. Tenete conto che con 500 grammi circa di polenta si ottiene un impasto
sufficiente per 4-6 persone (a seconda che la si prepari come contorno o come
piatto unico).
Ultima
chicca che mi ha suggerito Anna (e che io ovviamente passo subito a voi) è di
aggiungere un cucchiaio d'olio per renderla ancora più gustosa!
Ma
passiamo subito alle fasi vere e proprie della ricetta.
Portate
a ebollizione l'acqua che avrete salato, aggiungete un cucchiaio di olio
extravergine d'oliva e la farina di mais, poco per volta, così da evitare la
formazione di eventuali grumi.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo9Cs5Ecy4oxQMCpTBcIAUU4SQ8L0mYFM53470mnyuVMw6DLaIW5IYO7jOZKsfRUX7F7NhHQlw-xgbSNi3w8dg200mitHcnriyZarYb6lqUXHzPe8kbaDAFeySKs-Xyept7G75EC8xK08m/s1600/polenta.jpg)
Se vi
rendete conto che il composto è troppo denso per i vostri gusti, aggiungete un
po’ di acqua.
Fatto
ciò, potrete dedicarvi ai profumatissimi funghi! Innanzitutto occorrerà lavarli
molto bene, tagliarli e poi metterli in padella affinché possano dorare per
bene, insieme a un po’ d’olio e agli spicchi d’aglio. Quando la cottura sarà quasi
ultimata, togliete l’aglio dal soffritto e aggiungete il prezzemolo tritato
finemente ed un pizzico di sale.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy4V30SLLSppOXK8dYjPkTow-LpZwxFHyotNRIz80nCm1CCED7iPe3qsrZQ6_HB6JCxSrN8-aoeZVmw2_6D8ttlD3Ao9zvKU70VN46th__bh8uocuKp_539Ov7FkCRUIKufENN1MOBmxxF/s1600/porcini+secchi.jpg)
Ultimo,
ma doveroso, accorgimento è la qualità degli ingredienti usati. Essendo una
farina particolare, posso consigliarvi quella da me usata, ovvero la farina per polenta Mulino Marino;
qualora non doveste trovare dei funghi freschi da poter utilizzare, vi
consiglio anche quest’ottima alternativa funghi porcini secchi Piemont Fungo.
Detto
ciò non mi resta che augurarvi buon appetito e buona polenta a tutti!
A
presto, la vostra mamma Italia.
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