Il mio viaggio abruzzese è ormai agli sgoccioli e
purtroppo il maltempo l’ha fatta da padrone, anche se per fortuna la
perturbazione Elettra ha dato una piccola tregua che mi ha consentito di
girovagare un po’ per queste splendide zone, ricche di panorami meravigliosi,
di arte, di storia e di cultura, oltre che di tradizioni culinarie eccellenti.
Il paesaggio di questa regione è davvero vario,
andando un po’ in giro con mamma Silvana, tra una ricetta e l’altra, siamo
passate dalle spiagge di sabbia finissima della costa a montagne imponenti come
il Gran Sasso, davvero uno spettacolo della natura. I luoghi da visitare
sarebbero davvero tantissimi, non basterebbe un mese di vacanza, soprattutto
per me che sono una curiosona perennemente attratta dalle bellezze naturali che
fanno da contorno alle migliori tradizioni culinarie delle nostre regioni.
Avrei tanto voluto vedere il castello di Rocca
Calascio che si trova vicino a L’Aquila, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e
Monti della Laga, ma sarà per un’altra volta: i suoi 1460 metri di altitudine
erano davvero troppi con questo tempo incerto! Io me ne sono innamorata vedendo
il film Lady Hawke (molti di voi sono troppo giovani per ricordarlo) e da quel
che dicono è davvero mozzafiato. Un buon motivo per tornare a visitare
l’Abruzzo!
Giro turistico a parte, come sapete la vostra Mamma
Italia con l’arrivo del fine settimana si concede un po’ di relax lontano dai
fornelli con le sue amiche mamme in padella: questa volta mi godo lo splendido
panorama del mare Adriatico dal Belvedere di Giulianova, nella parte storica
della città dove si trovano la maestosa cupola del Duomo, i Torrioni e la
piazza della Libertà con la Statua dedicata a Vittorio Emanuele II, primo Re
d’Italia.
Cornice meravigliosa per sorseggiare una delle
migliori eccellenze di questo territorio, il Trebbiano Valentini, un vino
bianco che ha vinto addirittura il Premio come Miglior Vino d’Italia con
l’annata 2007! Chi ce lo ha consigliato ci ha spiegato che è un vino che non è
stato filtrato, né concentrato, lievitato o barricato in alcun altro modo, un
vino puro.
Il colore è un bel giallo paglierino con sfumature
dorate, ma il meglio lo esprime al naso con sentori di frutta matura,
cioccolato bianco e vaniglia. Io non sono un’esperta, ma vi assicuro che gli
odori che sprigiona sono entusiasmanti. La cosa migliore però è berlo, questo è
certo.
Che altro dire, degna conclusione di un’altra tappa
del mio ricettario. Non mi resta che prepararmi per recuperare altre ricette
tipiche e scoprire altri segreti delle tradizioni culinarie italiane: altre
mamme in padella mi aspettano, mi raccomando non perdetevi la prossima tappa!
Mamma Italia
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