Buondì amiche e mamme in padella!
Sebbene il mio tour piemontese sia appena cominciato sono
già entusiasta di quanto finora assaggiato e visto. Mi è dispiaciuto aver
dovuto salutare mamma Alba così presto ma non potevo non andare a trovare
un’altra grande amica , anch’essa qui in Piemonte, nonché cuoca e mamma in
padella come noi: Franca. Infatti sono ospite da lei, nella sua splendida
casetta immersa nel verde a Barolo, in provincia di Cuneo.
Qualcuno di voi sa per cosa è famosa questa città? È
facile amiche…Il nome stesso di questo luogo ne è l’emblema: il Barolo, un
grande vino da assaporare e di cui innamorarsi, proprio come è successo a me.
Anche la città ha il suo immenso fascino, credetemi! Si potrebbe definire una
vera e propria oasi di pace, grazie al suo verdeggiante altipiano protetto dai
morbidi rilievi circostanti. Qui ci si può veramente rilassare lontani dal caos
e dal trambusto della città.
In realtà, da quando sono arrivata a casa di Franca, non
ho potuto oziare in beata stasi perché appena varcata la soglia della sua
cucina mi ha subito messa all’opera per preparare insieme a lei la ricetta che
oggi voglio consigliarvi: il Brasato al Barolo!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPD0OhSgf3bBgJGXVTHHBUn_dxS7FOcpCwnwwEuGJ5ZuySp4uooB59UDZrNJrYMKVmodQdDyZJc9k3CWn5ycjeekh3n0ANuvZHaeiIxUZMBfiJkUChjhR9gvaViKnbftFkkdr1nrBKQE_z/s1600/Brasato+al+barolo.jpg)
Ingredienti:
1 kg Codone di bue (preferibilmente fassone piemontese)
¾ di bottiglia di Barolo Pajana DOCG
1 Scatola di pelati
1 spicchio di Aglio
2 Carote
2 gambi di Sedano
1 Cipolla
Odori: Salvia, Alloro, Rosmarino, Maggiorana
1 chiodo di garofano
4 bacche di ginepro
Una decina di bacche di coriandolo
½ stecca di cannella
5 cucchiai di Olio
50g Burro
Sale e pepe
Ricetta: le fasi
Fate bene attenzione perché ogni fase di questa ricetta
va osservata scrupolosamente! La prima, in particolar modo, prevede che alcuni
ingredienti stiano a macerare per delle ore. Quindi se volete preparare questo
piatto per pranzo, dovrete dedicarvi a questo primo step la sera prima o, se
per cena, la mattina. Prima fase: in una terrina ben capiente disponete la
carne asciugata dagli eventuali residui di sangue; mondate e tagliate a cubetti
le verdure (carote, sedano, cipolla) e poi disponeteli nella terrina; aggiungete
lo spicchio d’aglio, gli odori (salvia, alloro, rosmarino, maggiorana), la
mezza stecca di cannella, le bacche di coriandolo, le bacche di ginepro e il
chiodo di garofano; bagnate il tutto con ¾ abbonanti della bottiglia di Barolo;
coprite infine con la pellicola per alimenti e lasciate marinare in luogo
fresco per 10 ore.
Togliete la carne dalla marinatura e asciugatela delicatamente
aiutandovi con della carta assorbente.
In una casseruola fate fondere il burro insieme all’olio
e aggiungete poi la carne, facendola rosolare per bene. Nel frattempo, scolate
dal vino le verdure e gli odori (il vino, ovviamente, va conservato).
Quando la carne sarà ben rosolata, ossia quando si sarà formata
la crosticina tipica degli arrosti (dovrebbero volerci circa 5 minuti per
lato), salate, pepate ed aggiungete le verdure e gli odori.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf7dIaAI_EoyGBdsSOJJFv6VoN0n_9TPvZMYhFGfMpI9BEmMKv5fELAsEhTN7v_bxeLHAh5B6PYOpcgM276Un5lKQDHFcYDUIO5Z4KU2sc1jVG8AQjgY352fIq2_uMuXs4PAWwMks1SLYs/s1600/Barolo.jpg)
Lasciate raffreddare il brasato nel sugo, quindi togliete
la carne e affettatela a temperatura ambiente, disponendo le fette su un piatto
da portata; passate tutto il sugo (aromi compresi) al passaverdura e poi
riportatelo solo per un attimo a bollore. Versatelo infine sulla carne.
A scanso di sembrarvi ripetitiva, anche questa volta mi
preme raccomandarvi di usare solo prodotti genuini e freschi, perché la qualità
degli ingredienti influisce totalmente o quasi sul risultato finale che vorremo
ottenere. Ad esempio, per questa ricetta che deve il suo sapore intenso e
corposo al Barolo, io ho utilizzato il BAROLO PAJANA DOCG dell’Azienda Agricola
Seghesio Renzo, poiché lo conoscevo già e sapevo di potermi fidare dell’ottima
qualità di tale prodotto.
Detto ciò, vi auguro un buon pranzo, una buonissima
giornata e…Non vedo l’ora di consigliarvi un’altra prelibatezza piemontese,
quindi continuate a seguirmi e a consigliarmi con i vostri spunti: il mio
ricettario continuerà ad esservene grato!
A presto, la vostra mamma Italia.
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