Buongiorno
mie carissime amiche e mamme in padella.
Oggi
mi trovo ad Alba, nota come la “città delle cento torri” dove, passeggiando tra
le vie del centro storico, è possibile ammirarne i diversi stili architettonici
che spaziano dal medioevo al liberty, soprattutto nella via detta maestra (Via
Vittorio Emanuele). Ad ospitarmi in questa pittoresca cittadina è la mia grande
amica Monica, che appena saputo del mio arrivo si è subito premurata di farmi
fare una visita del luogo ma ancor di più attrezzare la sua cucina in vista
della dolcissima ricetta da svelarmi (e svelarvi).
Il
dolce che vi propongo oggi è il Bonet, dolce al cucchiaio a base di cacao e
amaretti, che in piemontese significa “cappello” per via degli stampi in cui
viene cotto, “bonèt ëd cusin-a”, rigorosamente in rame, che ricordano il
cappello da cuoco. Questo tradizionalissimo budino piemontese trova i suoi
natali proprio qui nelle Langhe, ed è per questo che Monica non vedeva l’ora di
farmelo assaggiare ma soprattutto di arricchire il mio ricettario con questa
tipica leccornia, consapevole della mia passione per i dolci.
Ingredienti:
500 ml di Latte Intero
5 Uova
150 g di Zucchero
60 g di Amaretti (circa 8) più q.b. per decorare
30 g di Cacao Amaro
1 bicchierino di Rhum Scuro (o di caffè)
Ricetta: le fasi
Preriscaldate
il forno in modalità statica a 170°.
Ricoprite
il fondo di un “bonèt ëd cusin-a” (ovvero lo stampo) di zucchero e mettetelo
sul fuoco finché non sarà fuso e caramellato; quindi, ruotando lo stampo, fate colare parte del caramello anche sui bordi. Lasciate raffreddare mentre
preparate il budino.
Versate
il latte in un pentolino e fatelo intiepidire, stando attenti a non portarlo ad
ebollizione. Montate le uova con lo zucchero e il cacao sbattendo con le fruste
sino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete quindi gli amaretti
sbriciolati e incorporate il latte e il rhum.
Monica
mi suggeriva di apportare una piccola variante al composto qualora a gustarlo
vi fossero anche i più piccini, ovvero sostituire il rhum con del caffè, che in
piccole dosi può essere assunto anche dai nostri piccoli degustatori!
Versate
il composto nello stampo e fate cuocere a bagno maria in forno per 55 minuti.
Lasciate raffreddare almeno un paio d’ore e sfornate. Potete decorarlo con
granella di amaretti.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmnyEPlJRmKLGumlf2wz2z7GD_mQtMOKFipVC85Eg-6K3f9N97xJOPULKedsRmfjeeuwF84PQTUY0SqDD5ZU-V-QY73vl38Dnb50Gu9pJzWDyXXC_iXtJLRHZZZZ0FVk-NgVMREsur8GHQ/s1600/Croccantini+di+Nocciola.jpg)
Nella
fattispecie (se dovesse tentarvi la mia variante) ho usato i Croccantini di Nocciola Camporelli,
ottimi e dal sapore intenso grazie alla nocciola “Tonda Gentile” del Piemonte.
Insomma
mie care amiche e amici, la verità è che in certi casi potete dare libero sfogo
alle vostre idee, apportando varianti e soprattutto suggerendomi il tutto,
perché il mio ricettario è ben disposto ad arricchirsi di ogni chicca di voi
mamme in padella!
Che
ne dite, allora, di provare subito a cucinare questa leccornia della tradizione
piemontese?
Forza
mamme: in alto i mestoli e tutti in cucina!
Io
sarò ancora qui in Piemonte per qualche giorno quindi…Restate in contatto.
A
presto, la vostra mamma Italia.
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