Ciao a tutte voi,
carissime amiche e mamme in padella!
Devo proprio ammetterlo…La
Sardegna mi ha stregata e incantata, vorrei poter restare qui per sempre perché
l’atmosfera magica che si respira non ha eguali.
Inoltre, avere sempre accanto
la mia amica Cecilia che sta rendendo questa tappa sarda ancora più speciale, densa
di allegria, tante risate ma soprattutto tanti sapori, odori e tradizioni,
proprio come piace a me.
Sono sempre più contenta e
soddisfatta, il mio ricettario si va arricchendo con piatti succulenti e particolari,
ognuno dei quali mi fa viaggiare con la mente e con il corpo verso i luoghi che
ne accolgono e custodiscono la tradizione, nei quali ho imparato a cucinarli e
in cui ho trascorso momenti stupendi.
Oggi voglio assolutamente
parlarvi del buonissimo dessert che Cecilia suole preparare ai suoi bambini ma
che anche noi adulti possiamo gustare in tutta la sua bontà…E magari fare un
salto indietro nel passato, quando da bambini anche noi aspettavamo impazienti
il momento del “dolce” a fine pasto.
Quello di cui voglio
parlarvi oggi è qui chiamato “Timballa ‘e latte” o, più semplicemente, flan di
latte, la cui preparazione è estremamente semplice.
Anch’esso è tipico della
tradizione culinaria sarda e per sapore e forma ricorda molto il crème caramel,
forse solo un po’ più delicato. Anche per questo motivo il flan di latte è un
dessert che si presta bene per concludere in dolcezza un qualsivoglia pranzo,
con grandi e piccini, e che non stanca mai.
Siete pronte per un’altra
golosissima ricetta con cui deliziare occhi e palato? Benissimo. Passiamo
subito a elencare ingredienti e procedimento.
Ingredienti
200 gr di zucchero
1 litro di latte (a vostra
scelta se intero o scremato)
5 uova
La scorza grattugiata di
un limone biologico
Decorazioni a piacere (io,
come immaginerete, opto sempre per del cioccolato)
Ricetta:
le fasi
Come prima cosa
grattugiate la scorza di un limone biologico. Poi prendete un pentolino e, a
fuoco lento, portate a bollore il latte a cui avrete aggiunto anche la scorza
grattugiata del limone.
Nel frattempo, lavorate in
una terrina le uova, lo zucchero e successivamente unite a tale composto il
latte e la scorza ormai pronti. Per chi gradisse il sapore del caramello,
Cecilia consiglia di far caramellare lo zucchero rimasto utilizzando un
pentolino in cui andrà versato qualche cucchiaio d’acqua.
Appena lo zucchero avrà
assunto un bel colore marroncino, togliete dal fuoco il pentolino e versate il
caramello in degli appositi stampini da budino; ne esistono di tutte le forme e
colori quindi a voi il piacere di scegliere come realizzare e presentare questo
buonissimo dolce. Anche in questo caso avete la possibilità di optare per due
varianti di formato: più stampini monoporzione, oppure uno stampo unico.
Cecilia mi diceva che
usare gli stampini è sicuramente più pratico e comodo, anche perché essendo un
dolce al cucchiaio, la cui consistenza è particolarmente morbida, è preferibile
non usare forme troppo grandi per preservarne la stabilità, anche in termini di
presentazione del piatto.
Dopo avere versato il
caramello nel fondo degli stampini, aggiungete l’impasto di uova e latte
preparato prima, e fateli cuocere in forno a bagnomaria, adagiandoli su di una
teglia immersa in un po’ d’acqua, per circa un’ora, a 180 gradi. Una piccola chicca di mamma Cecilia: per
evitare che l’acqua della teglia evapori e bagni i flan, potete stendere dei
fogli di giornale sul fondo della teglia.
Appena i vostri flan al
latte saranno pronti, fateli raffreddare e riponeteli in frigo per qualche ora.
Una volta raffreddati potrete sbizzarrirvi con la vostra creatività guarnendoli
come più vi piace! Io che sono un’inguaribile amante del cioccolato, ho usato
delle squisite praline di cioccolato, nello specifico le Bonet Praline con Amaretti della Brodato,
vi assicuro che il sapore del flan al latte si sposa
meravigliosamente con quello degli amaretti e il risultato sarà incomparabile!
Se a gustare tale
prelibatezza saranno solo adulti…Allora potrete insaporire maggiormente il
vostro dolce aggiungendo al composto una spruzzata di rum o di marsala.
E con questa ricetta,
posso salutarvi augurandovi tante golosità e ricordandovi che il mio viaggio in
Sardegna non è ancora finito…Ho ancora un paio di dritte enogastronomiche da
darvi e, come già sapete, il mio ricettario non si stanca mai di arricchirsi
con nuove allettanti delizie! A presto!
La vostra mamma Italia.
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