venerdì 25 luglio 2014

L'aperitivo di Mamma Italia @Puglia

Buonasera amiche e amici in padella!
Quest’avventura pugliese sta ormai volgendo al termine, con mio grande dispiacere, perché con Rosa, Lucrezia e Giulia sono stata davvero bene, tuttavia sono al contempo entusiasta ed in fibrillazione per la nuova tappa che mi appresto a visitare (e che non vi svelerò subito perché voglio sia una sorpresa).
Anche questa volta ho ben pensato di sfruttare il tempo a mia disposizione per visitare queste splendide terre, così calde e calorose. Oggi, ad esempio, sono stata ad Alberobello, al centro della Valle d’Itria e della Terra dei Trulli (sapevate che son diventati patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1996?!).
La loro storia si lega ad un regio editto del XV sec. in base al quale ogni nuovo centro urbano era tenuto al pagamento di un tributo. Per evadere ciò, i conti di Conversano (i proprietari delle terre su cui sorge Alberobello) ordinarono ai propri contadini di edificare a secco, così da poter spacciare le nuove abitazioni come costruzioni precarie, facili da demolire, ragion per cui queste vennero tutte realizzate nella forma che possiamo ammirare tutti ancora oggi, ovvero rotonda con tetto a cupola autoportante, semplice ma solida al contempo (perché fatta di pietre resistenti).
Passeggiando tra i vari trulli ne ho potuto ammirare le fattezze e la particolarità, grazie ai pinnacoli decorativi tutti diversi, raffiguranti elementi mistici, simbolici o religiosi (spesso anche segni dello Zodiaco). Simbolo e pinnacolo, dipinti insieme, costituivano il numero civico identificativo di un’abitazione (ciò dovuto al fatto che per molto tempo il territorio di Alberobello non fu riconosciuto ufficialmente).
Rosa mi spiegava inoltre che In base alla qualità della fattura del pinnacolo si era in grado di identificare non solo la destrezza dell’artigiano costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose. Insomma. Io vi consiglio vivamente di girare un po’ quando vi troverete da queste parti.
Se doveste fare un salto in Puglia nel periodo di Agosto vi consiglio di non perdere un paio di eventi, di cui tre in particolare: “Le notti del Solleone”, festival che si svolge nel Salento e che quest’anno conta due date a fine agosto, con il quale potrete scatenarvi con della buona musica molto giovanile e tanti eventi; “La notte della Taranta”, anch’essa in Salento, dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale di questo luogo e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica; ed infine il festival internazionale “Castel dei Mondi”, interamente dedicato al teatro, con spettacoli di ogni tipo in contemporanea tra la dimora federiciana di Castel del Monte e vari monumenti e piazze del centro storico della città di Andria.
Per non parlare degli splendidi litorali (Polignano, Torre Sant'Andrea, Santa Cesarea Terme, la costa di Vieste, ecc), della basilica di San Nicola a Bari, Il Castello aragonese di Taranto, le Grotte di Castellana, e tante altre meraviglie. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, non trovate?!
Io avrei visitato tutto molto volentieri, ma come avrete già capito, tra poco dovrò lasciare la bella e accogliente Puglia, il mio ricettario è sempre scalpitante e non può aspettare a lungo, poiché necessità di essere riempito con sempre nuove ricette tradizionali di tutta Italia.
Questa sera sto dedicando un po’ di tempo alle mie amiche in padella, dato che la partenza incombe; ci sono ancora tante risate e tante chiacchiere da fare insieme. Soprattutto Lucrezia ha insistito affinché si facesse “aperitivo casalingo” nel più tipico dei modi: Taralli e vino!
Ed io non mi son certo tirata indietro…Anche perché non vedevo l’ora di poter inserire nel ricettario anche delle chicche su qualche buon vino da mettere in tavola durante la degustazione delle nostre ricette!
E difatti così è stato! Mi han fatto conoscere due vini ottimi, che non potevo non consigliare anche a voi:
  1. il Negroamaro Salento “F”, Feudi San Marzano, un vino da meditazione, che si sposa alla perfezione con piatti robusti, carni e selvaggina, formaggi.

  1. ed il Primiter Salento, Calò, dal colore rosso rubino ed i cui profumi evocano lamponi e mirtilli, dal persistente gusto intenso e perfetto (anche questo) in abbinamento a piatti strutturati, carni e formaggi stagionati.

Sono sicura che li troverete ottimi anche voi! Ora però devo lasciarvi, ho ancora qualche brindisi da fare con le mie amiche. Prima di lasciare la Puglia però ho ancora intenzione di girare un po’ quindi…Fatemi compagnia e tenetevi pronti: ricomincia il conto alla rovescia! Prossima tappa…
A presto, la vostra mamma Italia.





Nessun commento:

Posta un commento